Selezione/Valutazione
Prima di iniziare la fase vera e propria di selezione vi sono alcuni passi da compiere: uno di questi è ciò che viene indicato come analisi del ruolo, studio della mansione o analisi della posizione di lavoro.
La selezione del personale è infatti definibile come un’attività sistematica di confronto tra profilo di chi si candida per ottenere il posto di lavoro ( il candidato/a) e lavori da svolgere in azienda.
E' naturale che durante un processo di selezione più il profilo del candidato, che con le sue esperienze e conoscenze, si avvicina a ciò che l'azienda cerca, avrà maggiori possibilità di venire preso in considerazione / venire chiamato per un colloquio / venire assunto.
Per questo è sempre importante mandare il proprio CV in modo mirato, rispondere alle inserzioni in maniera ponderata e non mandare il proprio CV a caso rispondendo indiscriminatamente a tutte le inserzioni...
ma questa è un'altra storia.. su cui non mi dilungherò in questa sede...
Torniamo a noi... una volta che è stato analizzato il ruolo e dunque cosa deve saper fare il futuro lavoratore, tramite quella che viene definita Job description, e dopo aver scelto le persone da convocare a colloquio previa lettura del Curriculum Vitae e solitamente breve intervista telefonica, si passa al colloquio vero e proprio.
Solitamente si utilizzano 3 tecniche di colloquio, e l'utlilzzo di una non esclude anche l'utilizzo delle altre due, per poter osservare in maniera differente caratteristiche personali e far emergere tratti che si reputano importanti.
Esse sono:
Premetto che nelle piccole strutture l'assessment center difficilmente viene utilizzato, dato che prevede l'utilizzo di più osservatori/selezionatori e di conseguenza un dispendio di denaro decisamente più alto rispetto alle altre due tecniche. Sicuramente è interessante il suo utilizzo per figure professionali che avranno responsabilità, lavoreranno sotto stress o dovranno crescere all'interno dell'azienda.
Da un po' di anni a questa parte si sente parlare di Intelligenza emotiva, concetto introdotto da Daniel Goleman e che possiamo definire come "capacità di riconoscere i nostri sentimenti e quelli degli altri, di motivare noi stessi, e di gestire positivamente le nostre emozioni, tanto interiormente, quanto nelle relazioni sociali”. Nel mondo del lavoro sempre di più queste capacità sono alla base del successo del lavoratore e dunque di riflesso dell'azienda.... ma vorrei approfondire questo concetto che può essere importante nella scelta di un candidato.
La selezione del personale è infatti definibile come un’attività sistematica di confronto tra profilo di chi si candida per ottenere il posto di lavoro ( il candidato/a) e lavori da svolgere in azienda.
E' naturale che durante un processo di selezione più il profilo del candidato, che con le sue esperienze e conoscenze, si avvicina a ciò che l'azienda cerca, avrà maggiori possibilità di venire preso in considerazione / venire chiamato per un colloquio / venire assunto.
Per questo è sempre importante mandare il proprio CV in modo mirato, rispondere alle inserzioni in maniera ponderata e non mandare il proprio CV a caso rispondendo indiscriminatamente a tutte le inserzioni...
ma questa è un'altra storia.. su cui non mi dilungherò in questa sede...
Torniamo a noi... una volta che è stato analizzato il ruolo e dunque cosa deve saper fare il futuro lavoratore, tramite quella che viene definita Job description, e dopo aver scelto le persone da convocare a colloquio previa lettura del Curriculum Vitae e solitamente breve intervista telefonica, si passa al colloquio vero e proprio.
Solitamente si utilizzano 3 tecniche di colloquio, e l'utlilzzo di una non esclude anche l'utilizzo delle altre due, per poter osservare in maniera differente caratteristiche personali e far emergere tratti che si reputano importanti.
Esse sono:
Premetto che nelle piccole strutture l'assessment center difficilmente viene utilizzato, dato che prevede l'utilizzo di più osservatori/selezionatori e di conseguenza un dispendio di denaro decisamente più alto rispetto alle altre due tecniche. Sicuramente è interessante il suo utilizzo per figure professionali che avranno responsabilità, lavoreranno sotto stress o dovranno crescere all'interno dell'azienda.
Da un po' di anni a questa parte si sente parlare di Intelligenza emotiva, concetto introdotto da Daniel Goleman e che possiamo definire come "capacità di riconoscere i nostri sentimenti e quelli degli altri, di motivare noi stessi, e di gestire positivamente le nostre emozioni, tanto interiormente, quanto nelle relazioni sociali”. Nel mondo del lavoro sempre di più queste capacità sono alla base del successo del lavoratore e dunque di riflesso dell'azienda.... ma vorrei approfondire questo concetto che può essere importante nella scelta di un candidato.