L'uomo giusto al posto giusto.
(Frederic Taylor)
(Frederic Taylor)
Parliamo di Selezione del Personale
Vorrei partire da un presupposto, non esistono persone universalmente valide e persone universalmente non valide lavorativamente.
Taylor alla fine dell'ottcento inizia a studiare il rendimento lavorativo, e sebbene abbia teorizzato molte cose parecchio discutibili, la frase che porto come citazione a questa pagina trovo che sia proprio oggi, in una società in cui ormai abbiamo i bisogni primari pressochè soddisfatti e siamo alla ricerca di soddisfare i nostri desideri, valida e molto attuale.
Mi spiego meglio: l'obiettivo da raggiungere è inserire nel ruolo lavorativo una persona che si senta realizzata nello svolgere il proprio lavoro, in modo da poter dare un buoni risultati, un basso assenteismo, e soddisfazione reciproca lavoratore/azienda.
Nella mia esperienza ho notato come gli inserimenti lavorativi che funzionano sono quelli in cui una serie di caratteristiche della cultura aziendale e della cultura personale dei lavoratori si sposano. Questo mi mette nella condizione di voler e di dover conoscere nel modo più puntuale possibile il mio committente, per poter svolgere al meglio un processo selettivo, scegliendo i canali giusti di reclutamento e facendo attenzione alle caratteristiche ritenute importanti o indispensabili.
L'attività di ricerca e selezione del personale si può schematizzare in 3 momenti distinti tra loro che comprendono al loro interno azioni mirate al raggiungimento dell'obiettivo:
- Analisi dei bisogni del committente (ovvero di chi sta cercando il personale)
- Ricerca del personale
- Selezione/valutazione dei candidati con successiva presentazione all'azienda delle candidature in linea con la ricerca
La decisione finale su chi assumere naturalmente viene fatta sempre dal responsabile aziendale.
Taylor alla fine dell'ottcento inizia a studiare il rendimento lavorativo, e sebbene abbia teorizzato molte cose parecchio discutibili, la frase che porto come citazione a questa pagina trovo che sia proprio oggi, in una società in cui ormai abbiamo i bisogni primari pressochè soddisfatti e siamo alla ricerca di soddisfare i nostri desideri, valida e molto attuale.
Mi spiego meglio: l'obiettivo da raggiungere è inserire nel ruolo lavorativo una persona che si senta realizzata nello svolgere il proprio lavoro, in modo da poter dare un buoni risultati, un basso assenteismo, e soddisfazione reciproca lavoratore/azienda.
Nella mia esperienza ho notato come gli inserimenti lavorativi che funzionano sono quelli in cui una serie di caratteristiche della cultura aziendale e della cultura personale dei lavoratori si sposano. Questo mi mette nella condizione di voler e di dover conoscere nel modo più puntuale possibile il mio committente, per poter svolgere al meglio un processo selettivo, scegliendo i canali giusti di reclutamento e facendo attenzione alle caratteristiche ritenute importanti o indispensabili.
L'attività di ricerca e selezione del personale si può schematizzare in 3 momenti distinti tra loro che comprendono al loro interno azioni mirate al raggiungimento dell'obiettivo:
- Analisi dei bisogni del committente (ovvero di chi sta cercando il personale)
- Ricerca del personale
- Selezione/valutazione dei candidati con successiva presentazione all'azienda delle candidature in linea con la ricerca
La decisione finale su chi assumere naturalmente viene fatta sempre dal responsabile aziendale.